In questo articolo ti fornisco un modulo che ti consente di difenderti dall’ingiusta fatturazione a 28 giorni, e di chiedere il rimborso delle somme già pagate ai gestori.
In fondo troverai il testo del reclamo, da inviare via PEC o raccomandata A/R, con cui avanzare queste richieste.
Questa e’ l’espressione usata dall’autorità AGCOM nelle 4 delibere che sanzionano a dicembre 2017 Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb che è a dir poco confusa.
Eccola:
[L’autorità] diffida la citata società a provvedere – in sede di ripristino del ciclo di fatturazione con cadenza mensile o di multipli del mese – a stornare gli importi corrispondenti al corrispettivo per il numero di giorni che, a partire dal 23 giugno 2017, non sono stati fruiti dagli utenti in termini di erogazione del servizio a causa del disallineamento fra ciclo di fatturazione quadrisettimanale e ciclo di fatturazione mensile.
Gli operatori sono tenuti a rimborsare gli utenti per quanto ingiustamente pagato in più, in conseguenza della fatturazione a 28 giorni anzichè mensile. L’importo deve coprire il periodo di aumenti a partire dal 23 giugno 2017 (cioè la data fissata per il ritorno obbligatorio alla fatturazione mensile dalla delibera n. 121/17/CONS) fino all’ultimo giorno di applicazione della fatturazione a 28 giorni.
Se necessiti di assistenza nella compilazione del modulo di reclamo, o vuoi che lo inviamo noi per te, non esitare a contattarci. Puoi farlo compilando il modulo in fondo a questo articolo oppure recandoti presso la ns sede di Barletta alla Via Giuseppe De Nittis, 24.
Testo del Reclamo per il rimborso da fatturazione a 28 giorni
Spett.le [ Nome compagnia telefonica]
[indirizzo sede legale]
Oggetto: Reclamo e richiesta di rimborso di quanto pagato ingiustamente in più in conseguenza della fatturazione a 28 giorni.
Io sottoscritt__ Cognome_____________Nome____________nat__il__________ a______________, C.F. ________________ e residente in______________________alla via_______________, n._____ cap_____________, recapito telefonico_______________, indirizzo e-mail__________________________ e fax_______________ nella mia qualità di titolare della seguente linea telefonica residenziale [inserire qui il numero di utenza telefonica] __________________________________________
CHIEDE E DIFFIDA
codesta spettabile compagnia telefonica di effettuare immediatamente il rimborso di quanto versato in più, in conseguenza della illecitamente fatturazione a 28 giorni, per il periodo a far data dalla prima fattura con cadenza di 28 giorni, fino al _____________.
La fatturazione a 28 giorni, infatti, è stata da Voi introdotta in violazione di legge, e in particolare della Delibera AGCOM 121/17/CONS.
Il pagamento andrà eseguito entro e non oltre 10 gg dal ricevimento della presente comunicazione, tramite assegno da inviarsi all’indirizzo in epigrafe, significandoVi sin da ora espressamente che, in caso contrario, si adiranno le opportune vie legali e giudiziarie, con aggravio di spese a Vostro carico, previo tentativo obbligatorio di conciliazione presso il Corecom competente.
_________________lì,_______________
Firma
Si allega documento di identità
Vodafone non vuole dare rimborso con subentro da padre a figlio nel 2018 nonostante numero e indirizzo uguali. Cliente dal 2015. È giusto?
Salve, intanto può inoltrare alla Vodafone un reclamo scritto a mezzo PEC o Raccomandata. Il gestore ha l’obbligo di rispondere entro 30 giorni per iscritto. In caso di esito negativo o mancata risposta si potrebbe avviare istanza al Corecom per vedersi riconoscere i Suoi diritti.